Sono stati 39 i partecipanti al secondo incontro RAIN italiano tra olivicoltori, ricercatori, frantoiani, tecnici e persone coinvolte nella filera dell’olio EVO.
I lavori sono andati avanti per un'intera giornata trascorsa all'insegna della condivisione e della partecipazione. L'obiettivo del workshop è stato focalizzato sullo sviluppo delle conoscenze e la diffusione delle pratiche agroforestali attraverso il libero accesso ai risultati della ricerca, l'identificazione e la diffusione di buone pratiche di gestione e scambio di conoscenze tra esperti.
La conferenza è stata moderata da Andrea Pisanelli, Innovation Broker del progetto per l'Italia e ricercatore del CNR-IBAF. I partecipanti hanno seguito gli interventi tecnico-scientifici di Claudia Consalvo, Marco Ciolfi e Giuseppe Russo (ricercatori del CNR) e di Beniamino Tripodi, agronomo e tecnico del Gruppo Pieralisi S.p.a., apprezzando il loro taglio pratico e la loro applicabilità.
Gli argomenti discussi hanno stimolato un dibattito costruttivo che ha spaziato dalla PAC ai sistemi associati di olivo-asparago-pollo nella prima sezione, ai sistemi innovativi per il riutilizzo dei sottoprodotti della lavorazione delle olive in frantoio, nella seconda sezione. Nel pomeriggio, dopo la visita ad un sistema silvo-pastorale (olivo e allevamento biologico di polli da carne e galline ovaiole), è stato tenuto un corso dimostrativo di potatura da Francesco Basili, stakeholder del RAIN italiano.
Secondo Pierluigi Paris (CNR-IBAF), coordinatore del progetto AFINET per l'Italia, l'agroforestazione può fornire alcune soluzioni per migliorare la gestione degli oliveti delle aree marginali, creando una rete incentrata sulla qualità della produzione, sull'uso dei sottoprodotti di lavorazione delle olive e sulle buone pratiche agricole in agro-ecologia.
