Agroforestry: Progettare e introdurre sistemi silvoarabili

Fonte: P. Verdonckt, B. Reubens and V. Nelissen

A seconda delle particolari condizioni locali, la stagione ideale per mettere a dimora gli alberi va da metà novembre a fine marzo. Durante questi mesi, gli alberi possono tollerare il trapianto a radice nuda dal vivaio in campo. Per la maggior parte delle specie decidue è preferibile anticipare la stagione d’impianto da novembre a dicembre. Prima di iniziare, si deve programmare lo schema di impianto del sistema agroforestale, la scelta delle specie arboree, il tipo di materiale da utilizzare (semenzali, giovani alberi, ...), il metodo di impianto, ecc.

Schema di impianto

 

Quando si progetta un sistema agroforestale è particolarmente importante disegnare l’impianto in modo da garantire un buon equilibrio tra la produzione del raccolto e lo spazio sufficiente per lo sviluppo degli alberi. In generale la distanza tra le file delle piante arboree deve essere almeno il doppio dell'altezza degli alberi a maturità. Naturalmente ci sono altri aspetti che giocano un ruolo importante nella progettazione del sistema agroforestale. Ad esempio, sono da tener in considerazione la forma dell’appezzamento e la larghezza delle macchine agricole utilizzate, la riduzione dell'ombreggiamento, la direzione del vento prevalente e la vulnerabilità all’erosione del suolo.

  In questo disegno c'è uno spazio di 45 m tra le file degli alberi poiché la barra irroratrice ha una larghezza di 42 m e le file degli alberi sono larghe 3 m. Un orientamento nord-sud è raccomandato per ottenere un ombreggiamento minimo delle colture consociate, ma in questo caso l'orientamento è stato scelto nordest-sudovest per favorire le lavorazioni del terreno

Selezione del tipo di albero

Innanzitutto, il tipo di terreno e le sue condizioni di umidità determinano la scelta delle specie arboree che è possibile piantare. Un secondo fattore determinante è l’obiettivo dell’imprenditore agricolo: vuoi raccogliere frutta o noci? O ti interessa la produzione di legname di qualità o legna da ardere?

 

Scelta del materiale d’impianto (postime)

L’impiego di materiale d’impianto di buona qualità è estremamente importante per ottenere un buon risultato. I semenzali devono avere un unico fusto con una cima dominante, un apparato radicale ben ramificato e privo di malattie. Gli alberi da frutto devono avere un fusto centrale e almeno tre branche principali.

Quattro tipi di postime sono adatti per l’impianto di sistemi agroforestali:

- piantine (20 cm - 175 cm di altezza),

- trapianti (150 cm - 250 cm di altezza),

- alberi standard (8 - 40 cm di circonferenza del fusto ad 1 metro di altezza dal suolo),

- astoni di pioppo (circonferenza del fusto di 6 - 14 cm) senza apparto radicale.

Generalmente, gli alberi standard sono la scelta migliore per gli alberi da frutto (chiome già impostate e produzione di frutta garantita) o per gli alberi da introdurre su terreni pascolati (meno accessibili agli animali al pascolo).

Per altri tipi di postime da mettere a dimora su terreno agricolo, tuttavia, è meglio scegliere trapianti o piantine. Questi si adattano più rapidamente al suolo e alle condizioni climatiche e di solito hanno una crescita migliore, grazie alla quale raggiungeranno rapidamente un'altezza uguale a quella degli alberi standard. Inoltre, il materiale vegetale è più economico da acquistare, dando la possibilità di piantare alberi a densità più elevate per poi selezionare gli alberi migliori a dieci anni dalla messa a dimora. Le talee senza radici vengono invece utilizzate per i pioppi.

Piantare passo dopo passo

Piantare sempre in buone condizioni atmosferiche:

 

evitare di piantare alberi in condizioni di ristagno idrico; il terreno deve essere in tempera. Inoltre, durante i periodi di gelo non è possibile piantare alberi, poiché scavare buche non è facile e gli aggregati di suolo congelato impediscono un buon contatto tra il terreno e le radici.

 

1) Fare il picchettamento per indicare dove gli alberi dovrebbero essere piantati, in base al progetto pianificato.

2) Assicurarsi che le buche per le piantine siano sufficientemente larghe e profonde per consentire alle radici di adattarsi senza ostacoli e senza rischio di attorcigliamento delle radici. È sconsigliata la potatura di una parte delle radici per adattarle alla buca; questo riduce la capacità di assorbire l'umidità e i nutrienti necessari in primavera.

     

 

3) Per alberi più grandi, ad esempio alberi standard, si raccomanda di usare sempre un palo tutore (è sufficiente un diametro di 6 cm e altezza 150 cm).

 

Per installare il palo, si deve scavare una buca profonda 40 cm e diametro uguale a quello del palo tutore a sud-ovest del punto in cui sarà messo a dimora l'albero.

 

 

 

     

4) Piantare gli alberi con l’apparto radicale alla stessa profondità in cui erano in vivaio. Evitare che il colletto (punto di passaggio dal fusto alle radici) si trovi sotto il livello del suolo. Riempire con attenzione la buca di impianto con terra sciolta e non troppo umida fino a raggiungere la superficie del suolo. Compattare delicatamente il terreno in modo che l'albero sia fissato e dritto. Eventuali etichette o cinturini devono essere rimossi dagli alberi in modo che non danneggino lo stelo. 

 

 

 

 

 5) Fissare l'albero alla fine del palo usando una striscia di gomma. Usando un chiodo, fissare la striscia sul paletto, per evitare che cada. Assicurarsi che lo spazio tra il supporto e l'albero sia di almeno 15 cm. Mettendo la striscia di gomma in modo da formare un otto intorno all'albero, così si evita che l'albero strusci contro il palo tutore.

 

     

 

Proteggi sempre le radici, non devono seccarsi!!

In vivaio, durante il trasporto e lo stoccaggio, e sul campo durante la piantagione, le radici degli alberi devono sempre essere coperte e mantenute umide. Un breve trasporto su un rimorchio aperto senza copertura o mezz'ora in campo non protette e in condizioni di clima secco, sono sufficienti a danneggiare l’apparato radicale disidratandolo.

Protezione dell'albero

Piccoli e grandi animali (conigli selvatici, lepri, topi, cervi e cinghiali) sono potenziali danneggiatori di alberi giovani e vulnerabili. Nei casi in cui può essere presente bestiame, tutti i tipi di piantine devono essere protette. A seconda delle dimensioni, sarà necessaria una protezione dell'albero da 60 cm (polli) a 2 m di altezza (cavalli). Anche gli animali selvatici possono causare danni considerevoli (sia alle foglie che ai boccioli o ai tronchi e ai rami). Per conigli, lepri e caprioli è necessario, rispettivamente, un tubo di almeno 60, 75 e 120 cm. Esistono molti sistemi diversi: da semplici reti a tubi biodegradabili di plastica dura che forniscono anche un microclima che promuove la crescita degli alberi.

     

 

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