Gestione dei biotopi rurali tradizionali in Finlandia

Fonte: Michael den Herder (EFI)

I biotopi rurali tradizionali come i pascoli arborati, sono tra gli habitat con maggiore biodiversità dell'Europa settentrionale. Con una corretta gestione, le aree pascolate hanno in generale una maggiore biodiversità rispetto alle aree non pascolate, pertanto, mantenere la gestione del pascolo è molto importante. Un'adeguata pressione di pascolo è importante poiché la calibrazione adeguata di questo fattore, ha in generale un impatto positivo sulla biodiversità. In Finlandia, attraverso misure inventariali, si è stimato che è rimasto solo l'1% circa dei biotopi rurali tradizionali che erano presenti nell'Ottocento. Molte specie vegetali e animali associate ai biotopi rurali tradizionali sono minacciate. Negli anni '30, le foreste e i pascoli arborati utilizzati per l’allevamento erano comuni in Finlandia, ma scomparvero quasi completamente negli anni '50 con l'intensificazione dell'agricoltura e della silvicoltura. In Finlandia, il numero di aziende agricole sta diminuendo e attualmente è gestito solo il 50% circa dei restanti biotopi rurali tradizionali. Molto spesso, le aziende interrompono la propria attività oppure trasformano la loro attività zootecnica in allevamento di capi stabulati o addirittura cambiano indirizzo colturale trasformando i pascoli in seminativi. Ci sarebbero, tuttavia, una serie di opportunità per generare reddito agricolo aggiuntivo dai biotopi rurali tradizionali come ad es. l’ecoturismo, i servizi terapeutici e di benessere (Greencare), la coltivazione di frutti di bosco e di funghi, la produzione di miele, la produzione di bioenergia e la vendita diretta di carne di allevamenti al pascolo.

 

Pascolo arborato nella Finlandia orientale

Gestione

Esistono diversi tipi di biotopi rurali tradizionali come i pascoli forestali, i pascoli arborati, i prati boschivi, le vecchie aree di coltivazione tagliate e bruciate, i prati ricchi di erbe, i prati ripariali e allagati, i prati paludosi e le brughiere. Nei tempi antichi, molti di questi biotopi rurali tradizionali venivano utilizzati per il pascolo e oggi molte di queste aree sarebbero ancora ottime per questo uso. Poiché questi biotopi sono molto diversi, non esiste un unico metodo di gestione che si adatti a tutti ed è pertanto importante tenere conto dei valori della storia biologica e culturale di questi pascoli, per pianificarne la migliore gestione possibile. È inoltre importante tenere conto degli obiettivi di gestione. Esistono infatti, diverse alternative di gestione tra cui quelle finalizzate al mantenimento della storia culturale, della bellezza paesaggistica, della biodiversità o della produzione economica.

 

I vecchi muri in pietra aggiungono valore storico - culturale ai pascoli arborati

Se un'area boschiva non è stata pascolata per lungo tempo, è necessario curare o eliminare la vegetazione densa prima che il bestiame possa essere di nuovo introdotto e questo può creare costi significativi. Tuttavia, la ripulitura iniziale può anche generare reddito in quanto gli arbusti e gli alberi eliminati possono essere venduti come legname da opera, legna da ardere o cippato. Anche la recinzione dell'area crea costi significativi ma gli agricoltori possono richiedere un sostegno finanziario per le ripuliture iniziali e la recinzione. Il taglio e il pascolo permettono l’apertura della foresta in modo che l’aumentata penetrazione di luce crei un microclima più favorevole e più caldo. Inoltre, il pascolo esercita un’azione di disturbo che crea le condizioni per l’insediamento di nuove specie. Gli animali al pascolo si nutrono di specie abbondanti a rapida crescita, con la conseguente comparsa graduale di specie più rare. La combinazione di questi fattori si traduce in pascoli arborati che presentano un'elevata diversità. I pascoli però hanno bisogno di una gestione continua. Il miglioramento iniziale della diversità può essere osservato solo dopo alcuni anni ma la gestione del pascolo deve essere continua. Se la gestione si interrompe, la vegetazione dei pascoli arborati ritorna a una vegetazione forestale più fitta, che generalmente presenta una diversità inferiore rispetto ai pascoli arborati più aperti.

 

Pascoli arborati sulle rive del lago Haukivesi

Il pascolo è, in generale, più efficace nella preservazione della biodiversità rispetto alla falciatura. Tuttavia, i pascoli brucati e i prati per la produzione di fieno hanno una composizione di specie diversa, quindi in questo modo si completano a vicenda. Pertanto, la biodiversità probabilmente giova di più in un paesaggio a mosaico di prati e pascoli.

Diverse combinazioni di animali al pascolo hanno un impatto diverso sulla biodiversità. Questa differenza è dovuta al fatto che cavalli, vacche e pecore preferiscono mangiare specie diverse. È anche utile per la biodiversità cambiare le specie al pascolo per un certo periodo o mettere insieme specie diverse al pascolo nella stessa area. Tuttavia, non tutti gli animali da pascolo amano lo stesso tipo di habitat. Ad esempio, ai cavalli non piacciono le zone umide mentre alle vacche si.

 

Prato arborato per la produzione di fieno

La banca del pascolo (laidunpankki)

Attualmente non tutte le aziende agricole gestiscono bestiame e non tutte le aziende che hanno bestiame, hanno accesso ai pascoli naturali. La “Banca del Pasolo” è un servizio on line (www.laidunpankki.fi) che aiuta la ricerca di pascoli e di animali. Il sito web contiene anche le informazioni pratiche sulla gestione dei pascoli naturali.

Cura verde/vacanza da pastori

Per sviluppare il business del turismo rurale, vale la pena considerare l’allevamento tradizionale di bestiame autoctono, anche a costo di una crescita più lenta e una produttività minore. I turisti che visiteranno le aziende apprezzeranno l’allevamento tradizionale e la vendita diretta della carne fornirà un reddito addizionale. Inoltre, l’uso dell’allevamento brado tradizionale aggiunge storia ai luoghi e invoglia i visitatori a tornare ancora.

Accordi ambientali

Gli agricoltori possono richiedere una compensazione finanziaria per la gestione di biotopi chiave e di paesaggi rurali tradizionali. Gli accordi ambientali sono fatti per un periodo di 5 anni e l’ammontare della compensazione è pari a 450 €/ha/anno. Se l’area è un biotopo rurale tradizionale di valore regionale o nazionale, l’ammontare della compensazione è pari a 600 €/ha/anno. In questo caso, è richiesto un inventario dell’area e un piano di gestione. L’alimentazione supplementare per gli animali e l’uso di fertilizzanti e pesticidi, non sono permessi. Le aree forestali commerciali non sono eleggibili per il sussidio. Maggiori informazioni presso l’Agenzia degli Affari Rurali www.mavi.fi

Pascolo arborato nel periodo invernale

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